Il libro affronta un tema complesso: il Lebensborn, un'organizzazione nazionalsocialista in cui il male e il bene si intrecciano in maniera indissolubile. Nel dopoguerra il silenzio e la menzogna hanno costruito attorno al Lebensborn una fosca leggenda che ne ha fatto un luogo di coercizione in cui le donne erano obbligate a congiungersi con uomini delle SS per concepire figli per la patria. Avvalendosi di un'ampia bibliografia non ancora reperibile in italiano, l'autrice ricostruisce la storia del Lebensborn dalla sua fondazione nel 1935 fino allo scioglimento nei convulsi giorni che fecero seguito alla capitolazione del Terzo Reich. Ampio spazio è dato alla rilettura tendenziosa della realtà storica con cui nel dopoguerra, attraverso romanzi e film, venne stravolta la effettiva natura del Lebensborn. La documentazione fotografica presenta una sezione then and now con foto inedite, di proprietà dell'autrice, che con pazienza e costanza ha ritrovato le Case del Lebensborn.