A lungo, in Occidente, righe e tessuti rigati sono stati visti come espressione di marginalità se non addirittura di infamia: ne erano vestiti dai musici alle prostitute, dagli eretici alle persone affette da malattie e quindi emarginate e, nel mondo delle immagini, il diavolo in persona e in tutte le sue espressioni. A un certo punto, però, senza che questo significato negativo scompaia del tutto, le righe iniziano a simboleggiare anche valori positivi: libertà, giovinezza, progresso, persino igiene e salute, in un ribaltamento di valori che si mantiene ancora adesso. Come tutto questo sia avvenuto, e perché, sono le domande alle quali, con la competenza del maggior esperto vivente del colore in tutte le sue espressioni, risponde Michel Pastoureau in questo libro, esplorando i significati delle righe in tutte le loro declinazioni, dalle più colte alle più popolari, in un viaggio attraverso il tempo, la moda, le usanze, l'arte, l'arredamento.