La presenza in Italia dei calciatori stranieri ha suscitato passioni e sentimenti contrastanti tra gli sportivi, ha alimentato polemiche politiche, ha condizionato gli equilibri economici del mondo del pallone, ha dato vita a contese giuridiche, ha rappresentato talvolta una cartina di tornasole degli atteggiamenti delle istituzioni e dell'opinione pubblica nei confronti degli stranieri in generale. In un arco cronologico compreso tra il football delle origini e la «sentenza Bosman» del 1995, le migrazioni calcistiche vengono ricostruite sul versante sportivo e nei loro risvolti sociali, politici, economici, culturali, di costume, delineando le traiettorie geografiche dei flussi migratori e i profili delle più significative figure del calcio straniero in Italia. Ne scaturisce un racconto polifonico che si inserisce nel quadro della storia dello sport e dei suoi intrecci con la società italiana e la dimensione internazionale.