Fra il 1816 e il 1819 le potenze della Quadruplice Alleanza si incontrarono a Parigi per risolvere, con l'ausilio del governo francese, la disputa fra Spagna e Portogallo circa il possesso della Banda Oriental (tra gli attuali Uruguay e Brasile). La Conferenza di Parigi contribuì alla più ampia definizione del sistema di Vienna. Essa si rivelò un passaggio importante nel confronto fra gli stati e le élites di governo per la gestione della crisi degli imperi e delle monarchie all'indomani della grande rivoluzione. Questo volume, grazie alla documentazione custodita presso gli archivi del Ministero degli affari esteri a Parigi - La Courneuve e l'Archivio Storico Nazionale di Madrid, ricostruisce le fasi della Conferenza, ponendone in rilievo alcuni dei significati e delle implicazioni per l'Europa della Restaurazione. L'indagine fa luce sul ruolo della Francia nella trattativa, mediatrice fra le posizioni avverse, sintesi dello spirito dei congressi e facilitatrice del dialogo fra le potenze della Quadruplice e la Spagna. La riflessione sottolinea, inoltre, il peso dell'intervento nelle politiche interne degli stati più fragili, quale compito specifico che la diplomazia post-Congresso di Vienna si attribuì rispetto alle epoche storiche precedenti. Emerge, infine, la densità delle relazioni nello spazio atlantico, nel quale gli attori europei e le élites creole agirono nella prospettiva di conservare o reinventare i legami politici, ideologici e culturali fra vecchio e nuovo mondo.