In Italia ben poco si sa dello Xinjiang, per non dire proprio nulla: né la sua storia e i suoi costumi né tantomeno la sua collocazione geografica. Eppure questa regione, di cui solo ultimamente le cronache hanno cominciato a raccontare qualche dettaglio in più, e non sempre nella forma più realistica o costruttiva, riveste invece una fondamentale importanza per la Repubblica Popolare Cinese, di cui è una regione autonoma. Lo Xinjiang è una vera e propria cerniera fra il mondo sinico e quello centrasiatico, nonché un crocevia fra l'Europa e la regione Asia-Pacifico. Nel corso degli anni grande è stato il suo sviluppo: dai trasporti all'urbanizzazione, dall'agricoltura all'industria, dal servizio pubblico fino ai vari mezzi di sostentamento della popolazione. I tanti gruppi etnici che compongono lo Xinjiang, insieme alle autorità locali e nazionali, hanno quindi svolto un ruolo essenziale per il progresso di questa regione-chiave della Cina e dell'Asia Centrale, facendo dell'armonia sociale e dello spirito di unità nazionale la base per le importanti politiche di riforma sviluppatesi ed affermatesi nel tempo dopo il 1978.