Siamo nel 1943. Spedizione ARMIR Armata Italiana in Russia. Partirono in 80000 e ritornarono in 500. Il punto di vista di Dionigi Galvagno è quello di un panettiere, una persona comune, che si trova ad essere tra i sopravvissuti della disfatta italiana, uno dei più tragici eventi della seconda guerra mondiale, tra carestie, gelo e la durezza di un cammino seminato di morte. Un ricordo vivo e toccante a distanza di quasi 80 anni, originariamente un diario scritto per le nipoti.