La strage di Ustica è rimasta intrappolata all'interno di un uso pubblico e politico della vicenda che ha di fatto impedito alla pubblica opinione di poter avere gli strumenti interpretativi necessari per comprendere la complessità di quello che, da tempo, è ormai diventato il "caso Ustica". Le numerose fake news sorte attorno all'evento fin dai primi mesi successivi all'incidente hanno ricevuto una capillare diffusione da parte del sistema mediatico, contribuendo così ad alimentare la forte polarizzazione sociale italiana sull'onda del cortocircuito che ha investito la vita politica nazionale nel passaggio tra Prima e Seconda Repubblica.