Il lavoro prende in esame, attraverso l'accurata analisi della documentazione superstite, di parte della quale (quella inedita custodita in Spagna, ricca di 33 atti) si fornisce anche un ampio regesto, il problema del groviglio di soluzioni amministrative, non di rado in concorrenza quando non addirittura in contrasto tra loro, che si sperimentarono nell'età di Alfonso V d'Aragona (1442-1458) nelle terre anche della Costiera amalfitana e di quella sorrentina. Feudatari, ufficiali regi, città e località minori della zona si rivolgono allora di continuo al sovrano, per ottenere da lui l'attribuzione di prerogative di comando, di pezzi di competenze amministrative, di introiti fiscali centrali e locali, attraverso una trattativa serrata e instancabile, che mette in evidente rilievo anche i diversi interessi delle varie parti sociali in causa.