Come giocavano con le parole gli antichi Romani, i figli del popolo e gli uomini eruditi come Cicerone? Ai tempi del papa re che cosa si dicevano le statue parlanti Pasquino e Marforio? Questo libro ce lo svela attraverso un lungo viaggio per Roma a livello temporale che partirà dalle monete di Giulio Cesare e la ricorrente iscrizione latina del quadrato del Sator, per passare lungo gli stemmi-rebus di casate illustri del Medioevo e del Rinascimento, lungo le sciarade di Pio IX al tempo della breccia di Porta Pia fino a giungere ad anagrammi e acrostici citati da Paolo VI e, più recentemente, da papa Francesco. Ma sarà anche un lungo viaggio a livello spaziale che ci porterà all'aperto lungo le strade della città eterna quanto nel suo sottosuolo, calandoci nei sotterranei di una basilica e di un antico oratorio, e respirando arte a pieni polmoni quale quella di Bramante, Michelangelo e Piranesi. Una carrellata plurisecolare nel mondo dell'enigmistica, tra acrostici, sciarade, bisensi, cambi d'iniziale, anagrammi, palindromi, vignette e rebus.