Acqua, nuvole, alberi e montagne. Tra il 2000 e il 1300 a.C. Creta è un'isola rigogliosa, un mondo a sé. E il suo popolo contadino dalla pelle rossastra, la capigliatura ricciuta e gli occhi grandi e neri è fiero, appassionato e pronto alla fatica. Ma ama anche godersi i frutti del proprio lavoro e il divertimento. In ogni abitazione c'è sempre qualche provvista tenuta in serbo per un'eventuale carestia, per ospiti imprevisti o per le grandi feste che animano i villaggi. E la donna non è solo la padrona di casa, ma zappa, ara e vendemmia proprio come gli uomini. Non mancano poi grandi palazzi, strade lastricate e ricche città prive di fortificazioni, a testimonianza di un popolo dal temperamento pacifico. Sulla civiltà minoica regnerà a lungo Minosse, re sospeso tra realtà storica e leggenda, ora sovrano saggio e giusto, ora crudele tiranno. In un intricato tessuto di miti senza tempo - il labirinto, il Minotauro, Teseo, Icaro - e solide testimonianze archeologiche, Paul Faure ci accompagna alla scoperta di una civiltà laboriosa e di un'epoca privilegiata, in cui arte e organizzazione sociale raggiunsero una perfezione senza pari.