Il non ancora ventenne Corinno Magistrelli, ai primi di gennaio 1943, parte per il servizio militare nel Corpo degli Alpini con destinazione Dronero in Piemonte. L'Italia è già in guerra da due anni e mezzo, ma essa si sta combattendo lontano nelle distese dell'Europa orientale e in Nord Africa. Sicuramente in cuor loro le giovani reclute auspicavano che la guerra cessasse ed invece otto mesi dopo fu l'inizio del momento più tragico della loro gioventù. A distanza di molti decenni il figlio Dino ha cercato di mettere insieme, quasi di "ricucire", le frasi, i ricordi, i racconti di papà Corinno che, dopo anni di quasi silenzio, in vecchiaia aveva cominciato a fare riaffiorare eventi, nomi, circostanze. Diciotto mesi di prigionia, in particolare nei due campi di concentramento dove è rimasto più a lungo, lo Stalag XII A a Limburg e Stalag XII F a Forbach nella parte sud-ovest della Germania, fino alla liberazione da parte delle truppe statunitensi il 22 marzo 1945. A fine agosto il rientro in Italia con una tradotta militare con prima fermata, il 30 agosto, alla stazione di Novara. Poi a casa dopo 18 mesi.