La nostra conoscenza dei secoli che per convenzione definiamo 'medievali' evolve grazie al lavoro di ricerca storiografica, ma anche per il mutare delle domande che poniamo al passato, indotte dalle curiosità del nostro presente. In particolare, il Medioevo eccita la fantasia perché in esso si è identificato di tutto: dall'epoca dei barbari all'umanesimo, dalla cupa inquisizione alla culla della civiltà europea, mentre la produzione fantasy che entusiasma fra serie tv e videogiochi si richiama sovente a un Medioevo immaginario. Si tratta di generalizzazioni che non sono parte del bagaglio scientifico dei medievisti (ossia di coloro che attivamente partecipano alla ricerca), ma che costituiscono visioni, idee e convincimenti diffusi. Questo volume vuole essere uno strumento utile non solo agli studenti universitari ma anche a un pubblico più ampio, per mettere da parte i pregiudizi sul Medioevo, positivi o negativi che siano, e capire a che punto è la ricerca su quei secoli: dal mondo tardoantico con le migrazioni di popoli fino alla costruzione di una prima Europa degli Stati, passando attraverso evoluzioni e mutamenti politici, sociali e culturali.