Il libro raccoglie esercizi di storia urbana su Mestre e sull'area metropolitana nei quattro decenni a cavallo tra XX e XXI secolo. Essi invitano a camminare, parlare con persone che si incontrano, descrivere, raccontare, volgere cose serie in divertissement. Oggetti dello sguardo sono elementi del paesaggio, confini mentali, riti, simboli, generi di discorso. La raccolta testimonia un periodo storico concluso: è cambiata Mestre, dal punto di vista urbanistico e nei suoi rapporti con Venezia; è cambiata la natura dell'associazionismo culturale, a cui questi scritti devono molto. Mentre il lavoro è diventato precario, si sono trasformate anche le attività oggi classificate nel cosiddetto Terzo Settore, che non si configurano più all'interno di un processo civico in cui si forma un'opinione pubblica, ma dentro un sistema di bandi, concessione degli spazi e finanziamenti che induce le associazioni a pensare dentro logiche di mercato. In questa quarantina d'anni è cambiata anche la storiografia. La storia locale, che per un certo periodo aveva voluto sovvertire gerarchie precostituite, è diventata una branca del marketing territoriale. È tempo di bilanci, con auspici per il futuro.