La peste resa famosa dai 'Promessi Sposi' di Alessandro Manzoni colpì la città di Firenze in due ondate successive, nel 1630-31 e quindi nel 1632-33. Basandosi su fonti e documenti coevi, l'autore ricostruisce in primo luogo le modalità di diffusione dell'epidemia e le dinamiche sociali che la accompagnarono. Il saggio approfondisce poi l'argomento medico, delineando i rimedi impiegati in quegli anni e le figure professionali coinvolte nella cura dei malati. Una sezione specifica è poi dedicata alle testimonianze sulla peste, con particolare attenzione alle cronache dell'epoca, ai diari e agli epistolari come quello di Virginia Galilei, figlia del celebre scienziato.