La volontà di scrivere le biografie degli assassinati il 24 marzo 1944 nacque durante il workshop dal titolo L'eccidio delle Fosse Ardeatine. Riflessioni, spunti di ricerca e documentazione inedita a settant'anni di distanza, tenutosi il 25 marzo 2014 presso l'Archivio Storico della Comunità Ebraica di Roma. Ai lavori partecipò un nutrito gruppo di esperti, responsabili di settore e studiosi che hanno ispirato una serie di riflessioni e fornito spunti di ricerca dai quali è nata, tra l'altro, la collaborazione tra il DiBAC e l'ANFIM, dalla quale scaturiscono queste prime 12 biografie. L'intero progetto prevede di completare le schede biografiche di tutte le 335 persone uccise con la collaborazione di ricercatori e istituti in grado di fornire il contributo necessario a un'impresa affrontabile in modo adeguato solo con un'ampia partecipazione. Uno scopo, tra gli altri, è quello di dare la dovuta rilevanza anche alle vittime meno note e meno ricordate. Le persone del gruppo dei prigionieri trucidati nelle cave appartenevano ai più disparati ceti sociali e riflettevano diversi spaccati culturali e politici della società dell'epoca. L'idea è di ridare, almeno in piccola parte, riconoscimento alla loro memoria e di ricostruire non solo la vita delle singole persone ma d'interi nuclei familiari rappresentativi di diverse collettività e di classi di età diverse. A quest'ultimo proposito non si può dimenticare la prematura morte di adolescenti e giovani brutalmente seppelliti nelle cave. Contributi di: Silvia Haia Antonucci, Martino Contu, Georges de Canino, Sira Fatucci, Rina Menasci, Amedeo Osti Guerrazzi, Claudio Procaccia, Marta Ravenna Lattes. Prefazione di Liliana Segre.