In questo libro, Festugière prosegue, insieme a Fabre, l'attenta analisi del mondo greco-romano, in particolare delle sue idee morali e religiose nel momento in cui entrano in contatto con il cristianesimo. Alla luce del presente studio, che fornisce una descrizione della società dell'epoca, non è difficile comprendere come il cristianesimo riesca a diffondersi e ad affermarsi tra gli strati sociali più bassi della popolazione sino a raggiungere anche quelli più alti. Gli avversari, con cui il cristianesimo si misura direttamente, vengono repressi e spazzati via: il nuovo culto pretende ormai di dichiararsi religione esclusiva con orgogliosa intransigenza. Necessario per rendersi esattamente conto di cosa sia la religione romana e quali attrazioni, invece, offra ai devoti il nuovo culto, questo libro espone la vita, la civiltà dell'antica religione e costituisce un mezzo utile a comprendere appieno la rivoluzione religiosa avvenuta nel I secolo d.C.