In queste pagine Svetlana Aleksievic presenta la sua opera, che tratta «delle nuove paure che ci stanno davanti». «Alla domanda: "Cosa dobbiamo essere, un paese forte o un paese degno, dove sia bello vivere?" abbiamo scelto la prima possibilità: un paese forte. E siamo ritornati al tempo della forza. I russi sono in guerra con gli ucraini, fratelli contro fratelli. [...] "Chi vorrà più andare a combattere dopo libri del genere!?" mi erudiva il censore. "La sua guerra è solo orrore. Come mai non ci sono eroi?". Non ci sono perché non li ho cercati. Ho voluto scrivere la storia di quella guerra proprio attraverso i racconti di quei testimoni e partecipanti che erano stati ignorati da tutti, ai quali nessuno aveva mai chiesto niente». Introduzione Goffredo Fofi.