Il terribile ciclo di acqueforti "I disastri della guerra" di Francisco Goya (1746-1828) rappresenta la più atroce, la più definitiva condanna della guerra nella storia dell'arte. Le più di ottanta incisioni del ciclo, iniziate nel 1810 dopo l'occupazione francese della Spagna, ed eseguite entro il 1814-1815, furono stampate e pubblicate postume solo nel 1863. Goya, infatti, nascose le lastre, temendo potessero provocare la condanna da parte dell'Inquisizione, com'era già accaduto per il suo altro grande ciclo, i "Capricci". Numerose, in ogni tempo, in ogni lingua, si sono susseguite, attraverso la parola, le denunce delle atrocità della guerra e della violenza, anch'esse sconvolgenti, ma forse nessuna ha la potenza, il pathos, l'universalità di quella di Goya. E come non riferirla a quello che ancora una volta sta accadendo in ogni parte del mondo? Con uno scritto di Elio Grazioli.