Andrea Bellini ha curato grandi mostre in giro per il mondo, diretto fiere e musei internazionali e collaborato con i principali artisti degli ultimi decenni, partecipando in prima persona allo sviluppo di quella che chiamiamo arte contemporanea. Dopo tanta carriera, ci si potrebbe attendere un suo autorevole volume di Storia dell'Arte Contemporanea, incentrato sulle opere e sugli eventi che ha contribuito a realizzare. Ma la Storia dell'Arte è soprattutto l'intreccio di vicende degli uomini e delle donne che quelle opere le hanno ispirate, fatte, commissionate, curate, analizzate, tramandate. Bellini non ci racconta un'epica eroica soffusa di un'aura mistica, ma il processo dell'arte nel suo farsi quotidiano, con la sua umanità tanto comune quanto eccezionale. Una Storia fatta di tante storie, popolate da critici cleptomani, curatori senza ispirazione e speculatori finanziari, che a guardar le opere ci pensano ben poco, galleristi demodé assai spaesati in cerca di una nuova onda da cavalcare, editori per caso e per posizione, muse inquietanti, faccendieri rampanti: una galleria di nuovissimi mostri che poteva essere raccontata solo da chi quel mondo lo frequenta da sempre e da vicino.