«Quaderni d'arte italiana» nasce dalla volontà di creare uno spazio d'indagine e di approfondimento sull'arte italiana del XXI secolo. Attraverso l'individuazione di lemmi che, di volta in volta, definiscono il numero in uscita, la rivista intende mettere ordine sui temi che animano la produzione delle artiste e degli artisti italiani attivi in questi primi decenni del nuovo secolo. Disegnare profili, indicare punti di vista è il primo passo per cominciare a scrivere una storia dell'arte del XXI secolo. Il nono numero dei Quaderni è dedicato al tema della critica. Cosa è la critica? A cosa serve? Perché ci serve? E perché dovremmo preoccuparci vedendola lentamente scomparire dalle pagine dei giornali? Queste domande hanno a che fare, prima di tutto, con la democrazia. L'esercizio della critica - quando analitica o scientifica - è prezioso per consentire la decodificazione dei sistemi che ci governano. Anche il sistema dell'arte a suo modo è, o dovrebbe essere, un sistema democratico basato sul valore dei suoi processi. Per questo il ruolo della critica risulta nodale: essa consente l'emersione di principi costruttivi e condivisi da contrapporre a uno scontro di interessi basato sul prevalere della forza (economica, politica, ideologica). Alla critica spetta di discernere tra i valori, evidenziarli e metterli di fronte al giudizio dei cittadini perché le loro scelte siano consapevoli. Questo numero nasce da un dibattito che ha avuto luogo su diversi giornali italiani nell'autunno del 2023. I «Quaderni» lo riprendono con l'obiettivo di approfondirlo.