Nella chiesa degli Scalzi, architettura, pittura e scultura concorrono organicamente alla realizzazione di uno spazio sacro tra i più organici e complessi del barocco veneziano. Tra teologia, storia della chiesa, storia dell'arte, dell'architettura e della città, il testo svela una trama tra patrizi, frati carmelitani e artisti del calibro di Giambattista Tiepolo, Baldassarre Longhena e Heinrich Meyring, nel contesto della Venezia della Controriforma.