Fondatore della Secessione viennese, protagonista della pittura della Vienna imperiale negli anni tra Ottocento e Novecento, Gustav Klimt (1862-1918) è considerato uno dei più grandi artisti del XX secolo. Pubblicato in occasione della mostra al Forte di Bard, il volume è incentrato sul celebre Ritratto di signora, eseguito da Klimt negli anni fra il 1916 e il 1917 e appartenente alle collezioni della Galleria d'Arte Moderna Ricci Oddi di Piacenza. Considerata un indiscusso capolavoro dell'artista, l'opera racchiude in sé un duplice mistero, ed è stata protagonista, come suggerisce il titolo, di una serie di avvenimenti che rendono la sua storia particolarmente singolare e interessante. Come è noto, a metà degli anni novanta, la felice intuizione di una studentessa, supportata da un'approfondita serie di analisi, ha provato che l'opera da noi conosciuta si sovrappone a una precedente realizzazione - il ritratto di una giovane donna, probabilmente perduto, e di cui si possiede un'unica rappresentazione iconografica -, sulla quale l'artista torna, consegnandoci il dipinto nelle forme attuali. All'indomani della scoperta, il quadro è oggetto di una misteriosa sparizione, che si è conclusa con un recente e altrettanto misterioso ritrovamento e con il ritorno dell'opera alla Galleria d'Arte Moderna Ricci Oddi di Piacenza. Klimt. Le avventure di un capolavoro è corredato dei contributi di Franz Smola (Il Ritratto di signora in rapporto agli altri ritratti femminili di Gustav Klimt, con alcune ipotesi sull'identità dell'effigiata), Lucia Pini (Il Ritratto di signora di Klimt della Galleria d'Arte Moderna Ricci Oddi. Storia e vicende su suolo italiano) ed Ermanno Mariani (L'oscuro caso del "doppio ritratto" di Klimt), oltre alla biografia dell'artista e della bibliografia.