Chi non ricorda i passaggi in cortile imitando la voce dei radiocronisti, i portieri volanti e il dibattito infinito sulla traversa che c'è ma non si vede? E poi le scivolate sull'asfalto grigio, il pallone incastrato sotto le marmitte e il sogno di un prato verde? A essere preso a calci era spesso un Super Santos, una macchia d'arancione nel film in bianco e nero di tante partite in strada degli anni Settanta e Ottanta. Questo libro è la fotografia di una generazione cresciuta tenendo sottobraccio quella sfera rimbalzante. Un compagno di giochi che, in verità, non gode di ottima fama e rischia, come un tempo, di finire sui balconi del primo piano, inseguito ancora dall'immortale minaccia: "mò ve lo buco quel pallone!". Prefazione di Alessandro Altobelli.