Aspromonte, una montagna unica dove una natura primordiale ha fatto da sfondo a eventi delittuosi. Dal brigante Musolino ai sequestri di persona. E proprio in quegli anni tragici nacque la volontà di riappropriarsi pacificamente dell'Aspromonte con l'escursionismo. Le forze dell'ordine ebbero un ruolo determinante, ma importante fu, dal punto di vista sociale e dell'immagine, la prospettiva di uno sviluppo sostenibile con guide che accompagnavano i turisti, rifugi, cooperative, sentieri segnati e abitanti dei borghi che offrivano ospitalità nelle loro case. Creando le premesse per l'istituzione del Parco nazionale dell'Aspromonte quindi una terra bella, libera e degna del riscatto che merita. Gli itinerari, alcuni inediti, sono l'esito di un'attenta ricerca documentale e di esplorazione dei luoghi e che abbinano alla narrazione dei fatti criminali la descrizione naturalistica dei siti ove essi si svolsero. Percorsi per conoscere cascate, boschi, borghi, valli, monti, monumenti naturali, genti, tradizioni che fanno di questa montagna uno scrigno prezioso al centro del Mediterraneo. Prefazione di Don Luigi Ciotti.