Nel 1950, l'intera regione contava circa 200 milioni di abitanti, per oltre la metà nei paesi della riva Nord, ma nel 2050 la popolazione si avvicinerà ai 700 milioni. In questi cento anni, alla debole crescita della riva Nord, si contrappone quella elevata delle rive Sud-Est, che nel 2050 vedranno moltiplicata la loro popolazione rispettivamente di quattro e di sei volte. Il baricentro demografico del Mediterraneo non sarà più in Europa, bensì nei continenti asiatico e africano. Il volume si sofferma sulle ragioni di questa rivoluzione, in particolare sulla denatalità in Europa e sulla fecondità ancora elevata nel Sud-Est rispetto al Nord. La conseguente crescita delle giovani generazioni al Sud rappresenta una fonte di immigrazione verso l'Europa con i flussi Sud-Nord che attraversano il Mediterraneo, contribuendo a mutare lo scenario demografico di entrambe le rive, arginando l'intenso processo di invecchiamento della riva Nord.