La rappresentazione grafica di dati di qualunque dimensione (small e big data), natura e origine permette di vedere fenomeni, tendenze e relazioni che non potrebbero in alcun modo essere osservati guardando i numeri allineati in una tabella. Se una visualizzazione statistica codifica le informazioni in modo che i nostri occhi possano discernere e il nostro cervello possa capire, allora è certamente una visualizzazione efficace. La sua validità dipende quindi dalla capacità di assolvere allo scopo per cui è stata creata: presentare dati, mostrare la causalità tra fenomeni, fare confronti nello spazio e/o mostrare tendenze nel tempo. Ma non basta. Una buona visualizzazione deve permettere profondità esplorativa e, al tempo stesso, deve essere chiara e comprensibile. Ma anche accurata e gradevole. E deve avere senso. L'obiettivo è quello di tradurre informazioni astratte in rappresentazioni visive che possano essere facilmente, efficacemente, accuratamente e significativamente decodificate. Ottenere questo risultato è molto più una scienza che un'arte. Comprendere il funzionamento di illusioni ottiche e processi preattentivi, padroneggiare le modalità di costruzione di grafici e infografiche efficaci, conoscere le tendenze più recenti e le forme innovative di visualizzazione è essenziale nella produzione di valide rappresentazioni di osservazioni statistiche. Prefazione di Giovanni Alfredo Barbieri.