Il libro, esito di quasi vent'anni di ricerca storico-antropologica sui cimiteri, conduce il lettore attraverso continenti, paesi, città e comunità alla scoperta di luoghi pensati come territori dei morti che, in realtà, si configurano soprattutto come spazi costruiti dai viventi per i viventi. Essi assumono di volta in volta differenti valenze: da quelle culturali, educative, civiche e religiose, ad altre meno scontate come quelle naturalistiche, ricreative, turistiche. L'obiettivo dichiarato del libro è quello di abbattere i timori e gli stereotipi che, troppo spesso, segnano la percezione dei cimiteri, evidenziandone la storia e le tante storie di coloro che vi riposano. Osservando i cambiamenti che essi hanno subito nel corso del tempo e quelli che avvengono nel presente - dai cimiteri "grattacielo" ai cimiteri "virtuali", fino al successo della cremazione che può prescindere dalla necessità di una tomba - l'autore mostra come attraverso l'etnografia dei cimiteri sia possibile riflettere sulle nostre città, sulle nostre società, su noi stessi.