Giorgio Fabretti, in mezzo secolo di studi in loco in 172 culture, fattorie di scimmie e laboratori di zoologia, come il vero Darwin, ha avuto conferma che il concetto di "Evoluzione" è infondato e puramente equivoco. È apologetico per dare speranza con le favole piuttosto che con la scienza. Esiste solo la selezione naturale, sessuale e artificiale, lungo sequenze di "Involuzione" di tutte le specie, Sapiens compreso, che si estinguono e muoiono come gli individui, talvolta mutando in specie simili che sottostanno al criterio della selezione naturale ma mai a quello di un'immaginaria autoreferenziale "Evoluzione": tanto più se viene dato per scontato che sarà migliorativa. Fabretti completa la Rivoluzione Neocopernicana di Darwin aggiornandola con matematica, informatica e genetica, in una versione definitivamente post-darwiniana, che integra e supera quella neo-darwiniana.