Che cos'è la famiglia? Un semplice contratto tra due individui che si amano, indipendentemente dal sesso? Certamente no. Dinanzi agli eccessi della "famiglia" contemporanea, Pierre de Meuse ci invita a guardare al nostro passato, per riflettere sulle condizioni della sua futura rinascita. In origine, infatti, la struttura familiare era al centro di un ordine sociale più ampio: ceppi, clan e comunità - per millenni - hanno rappresentato l'ossatura del nostro vivere, costituendo il ponte tra la natura e la cultura. Il suo moderno declino - di fatto - è la risultante di un lungo processo di individualizzazione, che ha visto il trionfo dei desideri effimeri e il crollo dei riferimenti verticali. Per difendere efficacemente la famiglia - allora - non basta attenersi all'affermazione minimalista che la vuole composta da un uomo e da una donna: bisogna rifiutare la moderna "dittatura del singolo", per riaffermare un'etica naturale, complementare, radicata e comunitaria. Questo saggio - libero e controcorrente - rappresenta un profondo viaggio nella storia, nella religione, nella sociologia, nel costume e nel Diritto: perché la famiglia deve tornare ad essere il fulcro della vita vissuta.