In questo saggio a carattere interdisciplinare la figura di Bertoldo, maschera della cultura popolare resa celebre dallo scrittore persicetano Giulio Cesare Croce, viene raffrontata con la maschera di Re Bertoldo, sovrano del Carnevale Storico Persicetano. Partendo da una prospettiva folklorica ed etnoantropologica - e spaziando fra storia della letteratura e della cultura, filologia, studi sulle tradizioni popolari e mitologia germanica - l'autore fornisce un'originale interpretazione sulla genesi dell'essenza bertoldesca, mettendo al contempo in luce le strutture simboliche latenti che operano nel Carnevale locale e la loro ancestrale continuità col magismo misterico del mondo agreste e i riti di fertilità a carattere apotropaico e propiziatorio. Per la prima volta in una pubblicazione sul Carnevale Storico Persicetano, i dati raccolti vengono messi in dialogo con la letteratura scientifica relativa agli studi sul Carnevale, ipotizzando come il sostrato di significati più antichi dei festeggiamenti carnevaleschi possa essere tutt'ora presente nell'inconscio collettivo, in particolar modo nel rituale performativo dello Spillo. Un'opera di ampio respiro, in grado di emancipare la riflessione sul Carnevale Storico Persicetano dal mero dato d'archivio e di cronaca, aprendo la strada verso la ricerca etnografica sullo Spillo e la comprensione sociologica di questo complesso fenomeno carnevalesco. Inoltre, le illustrazioni scaturite dalla prodigiosa mano di Wolfango accompagnano il lettore per tutto il volume, evocando costantemente la natura grottesca, selvatica e demoniaca che il volto di Bertoldo possiede. Più a fondo e meglio di altri, l'artista bolognese ha saputo cogliere l'autentica essenza ctonia e inferica che caratterizza in generale le maschere della Commedia dell'Arte ovvero del Carnevale, qui proposte in una danza cromatica in cui si alternano spiriti, diavoli ed elementi della civiltà contadina: suggestioni visuali uniche, che spingono a interrogarci sulla vera origine della più enigmatica delle feste.