Una questione che può perfino sembrare scioccante. Ma non è alla donna che l'autore vuole dare una frustata, è all'immagine debole e sprovveduta della femminilità che veicoliamo da secoli. Non si può continuare a perdere un potenziale di dinamismo e di azione." (...) che le donne si modellino alla dipendenza o che si ribellino o che si proteggano con l'indipendenza, soprattutto non devono dimenticare che l'uguaglianza non si elemosina e non si chiede, ma si vive. E per viverla, bisogna allontanarsi dalla ricerca assoluta di sicurezza e accettare consapevolmente l'affermazione del proprio diritto alla vita."