Nei prossimi anni sul nostro pianeta la popolazione virtuale sarà maggiore di quella reale e la rete sarà sempre più un campo di battaglia. L'aumento esponenziale delle connessioni imporrà ai poteri pubblici di approntare strumenti adeguati per coniugare due valori fondativi della convivenza democratica: la libertà e la sicurezza. In tale quadro la cyber intelligence è destinata a rappresentare uno strumento fondamentale. Definirla non è semplice, poiché in essa convivono due elementi che operano con logiche differenti: l'intelligenza, dote prettamente umana, necessaria per assumere decisioni, e lo spazio digitale, popolato da tecnologie sempre più pervasive. Nel mondo in cui viviamo il cosiddetto "web oscuro" è 500 volte più grande dell'internet visibile; oltre il 70% delle chiamate telefoniche mondiali può essere monitorato; attraverso i like su Facebook è possibile scoprire orientamenti sessuali, convinzioni religiose, livelli di reddito e propensioni al consumo; con un semplice click si può destabilizzare una multinazionale, interrompere le trasmissioni di un satellite spia o manipolare i dati di una consultazione elettorale.