"Franco Sangiovanni ha rappresentato la memoria più attenta, più critica e tuttavia più affettuosa di quel mondo che gravitava attorno a quel bar Zanarini che tantissimi di noi hanno considerato irraggiungibile. Appartenere a quel mondo è sempre stato il mio sogno, avere per amici quei ragazzi, poter corteggiare quelle ragazze, partecipare alle loro feste, alle loro vacanze, alle loro confidenze mi è rimasto dentro ancora oggi, dopo mezzo secolo, come un sogno che non si è realizzato. Franco in questo testo sa ridare vita con amorosa puntualità a quell'insieme dì estrema bellezza. Giustificando ampiamente le ragioni della mia nostalgia e del mio rammarico." (Pupi Avati)