"Sono nato parecchi anni fa nella campagna toscana, in mezzo a una piana umida di zanzare e nebbia. In una distesa di poderi, canneti e fossi. Bollente d'estate e gelida d'inverno. Il paese ci stava proprio nel mezzo". Il viaggio nel passato di una piccola realtà di provincia, nel periodo compreso tra il secondo dopoguerra e gli anni del boom economico, disvela un mondo fatto di persone e mestieri, passioni e vizi, segreti e dolori, miti e tradizioni ormai scomparse. Lontano dalla rievocazione nostalgica e da una visione idilliaca dei tempi che furono, il testo non trascura gli aspetti più crudi e drammatici della vita contadina, un'esistenza fatta spesso di miseria e amarezze quotidiane. Sullo sfondo la città di Prato, con le sue case sparse qua e là e i suoi muri irti di vetri colorati, che l'autore scavalca per scoprire immagini e suoni dimenticati.