Nelle società occidentali, il concetto di donna ha subito una radicale ridefinizione: non più questione biologica o corporea, essere donna è oggi una questione identitaria, tanto che chi si dichiara donna va considerata tale. Ciò perché il genere è uno spettro mentale e, di conseguenza, il corpo è ormai del tutto irrilevante. Questa nuova definizione del sesso è stata acclamata come progressista. Ma lo è davvero? Ed è davvero nuova? In questo libro irriverente, Kajsa Ekis Ekman traccia le radici ideologiche del fenomeno. Attingendo da analisi marxiste e femministe, l'autrice affronta la questione della scissione dell'identità tra interiorità e corporeità per giungere a criticarne tutte le implicazioni, tra cui soprattutto la prostituzione, quale pratica di vendita del proprio corpo senza vendere sé stesse, e la maternità surrogata, quale servizio privo di ripercussioni psico-emotive.