Nel 1965, il Ministero della Pubblica Istruzione, in convenzione con l'associazione Opera Nomadi, avviò un processo di scolarizzazione rivolto a minori rom e sinti (in quel periodo definiti "nomadi" e/o "zingari") caratterizzato dalla costituzione di classi differenziali all'interno delle scuole statali italiane (1965-1982). Nascevano le classi "Lacio Drom" ("buon viaggio", in lingua romanés) frequentate da soli sinti e rom. Il presente volume intende narrare un frammento di storia della scuola italiana scarsamente conosciuto a livello pubblico. Attraverso le pagine della rivista «Lacio Drom» (bimestrale edito dal Centro Studi Zingari di Roma) si delinea l'approccio educativo-formativo che caratterizzò gli interventi attuati in quelle aule, per rendere conto della riflessione teorica, ma anche degli effetti che questa esperienza scolastica differenziale ebbe sulle scolare e sugli scolari in quel periodo.