Come mai la paura che le donne provano nello spazio pubblico è per molti versi "paradossale"? Da dove proviene questo timore che costringe le donne a non uscire di sera, a non attraversare determinate strade, ad allungare il percorso per tornare a casa? La paura non è solo specchio di una effettiva pericolosità delle nostre città, è anche il risultato di una costruzione sociale radicata in una storia di oppressione patriarcale. A partire dai vari aspetti legati al tema dell'insicurezza, tra cui la sua strumentalizzazione mediatica e la sua tendenza a favorire la relazione donna-spazio domestico, il libro mette a fuoco il ruolo che la pianificazione urbana può avere nel progettare città capaci di far sentire le donne e le minoranze di genere più sicure nello spazio pubblico, soffermandosi in particolare sulla città di Milano, ma allargando lo sguardo ai casi virtuosi su scala internazionale. Libere, non coraggiose, affinché la presenza delle donne nello spazio pubblico, soprattutto di sera e di notte, diventi sempre di più espressione di libertà piuttosto che un atto di coraggio.