Il progetto valorizza le potenzialità dei ragazzi autistici che attraverso la corsa, momenti sportivi e di socializzazione vengono guidati verso un'integrazione sociale. La corsa è, tra le attività sportive, quella che caratterizza di più gli atleti del gruppo Filippide. Gli atleti speciali, persone con autismo, vivono il senso di appartenenza, di condivisione, di amicizia tra loro e con gli operatori, e soprattutto di vera integrazione attraverso gli allenamenti e durante le trasferte, in contesti naturali, lontani da canoni e rigidità cliniche riabilitative che spesso mettono al primo posto il disturbo e la disabilità lasciando in secondo piano la persona. Le foto sono, talvolta, corredate da testi che come frammenti di un discorso disseminati nelle pagine rappresentano un'ulteriore testimonianza del bisogno di espressione che la persona autistica rivendica.