Il 9 maggio 1997 Marta Russo, viene assassinata mentre passeggia con una sua amica dentro l'Università La Sapienza di Roma. Inizialmente si crede sia l'opera di un folle, poi però testimonianze e perizie inchiodano due giovani assistenti della Facoltà di Filosofia del Diritto: Giovanni Scattone e Salvatore Ferraro. Questo libro, a distanza di più di vent'anni, ripercorre la vicenda giudiziaria che ha portato all'arresto di Ferraro e Scattone, svelando molti particolari inediti di quello che rimane un enigma perché, come scrive Sandro Provvisionato nella sua prefazione "per Marta Russo non è stata fatta giustizia".