Five tratta di cinque omicidi abilmente camuffati da suicidi. Carmelo Lavorino presenta ogni caso con un breve excursus storico, poi individua le incongruenze, le contraddizioni e gli errori investigativi che hanno prodotto il fallimento delle indagini. Analizza, interpreta ed elabora i dati della scena del crimine e tutte le tracce in essa contenute, la vittimologia e tutti gli aspetti esiziali della vicenda. Dimostra perché si tratta di omicidi. Il 16 giugno 1994 il brigadiere dei carabinieri Salvatore Incorvaia venne ucciso nella zona di Monza e ritrovato all'interno della sua vettura Audi. Il cranio era stato trapassato da un proiettile dalla tempia destra alla sinistra; fra le mani aveva la sua pistola d'ordinanza, una Beretta parabellum 92SB calibro 9. Il 14 luglio 1998 l'imprenditore Mario Natali, figlio dell'ex presidente della Viterbese, fu ammazzato con un colpo di proiettile per cinghiale all'interno della sua villa a Valentano, proiettile esploso dal suo fucile calibro 12. La calotta cranica era inesistente, il cervello sfracellato ed esploso, la casa a soqquadro. Il fisico ascolano Rodolfo Manno scomparve il 14 febbraio 2002 per essere rinvenuto morto nel mare Adriatico, a largo di Ortona (Chieti), una settimana dopo. In una spiaggia di Civitanova Marche vennero ritrovati i suoi effetti personali e una drammatica lettera dove annunciava il suicidio. Il cadavere di Claudia Agostini, professoressa d'inglese, fu scoperto la mattina del 13 ottobre 2003 a Roma in via della Lungara, fra due macchine. La donna indossava una tutta ginnica e calzava scarpe ginniche. Inzialmente gli inquirenti ipotizzarono un incidente stradale, poi un malore o il suicidio. Umberto Cocco la mattina del 6 settembre 2009 viene svegliato dalla madre perché devono andare all'aeroporto. Dopo dieci minuti la madre sente un colpo di pistola. Dopo qualche minuto entra nella casa del figlio e lo trova in una pozza di sangue con la testa devastata da un proiettile esploso dalla sua pistola Smith & Wesson, rinvenuta accanto al cadavere.