L'Italia è indiscutibilmente caratterizzata da un significativo tasso di corruzione. Nondimeno, dipingere un paese come più corrotto di quanto realmente è può provocare effetti negativi sull'economia e la fiducia nelle istituzioni e nei mercati. È per detta ragione che la presente ricerca ha inteso verificare la fondatezza del giudizio espresso nei nostri confronti dai più comuni indicatori di natura percettiva diffusi sul piano globale. Si è perciò giunti alla conclusione che il rating attribuito all'Italia è spesso ingeneroso, se non a tratti errato, con notevoli conseguenze anche sul piano macro-economico. Vi sono infatti ampi margini di miglioramento per le tecniche di misurazione della corruzione, seriamente in grado di riscrivere le graduatorie più diffuse sul piano globale. Basta por mente alla semplice affermazione secondo cui, più si perseguono i fenomeni corruttivi sul piano della prevenzione e le fattispecie di reato sul piano della repressione, maggiore è la percezione del fenomeno.