"Ci sono passioni forti, come quelle del calcio, e altre che invece pretendono il silenzio, come la fotografia, muta per la sua natura tecnologica e identità estetica. La fotografia, paradossalmente, è misteriosa, nonostante il suo realismo. È ambigua in modo subdolo e spesso pretende e sollecita di essere decifrata come un rebus". Le parole di Italo Zannier ben introducono al viaggio nei moti dell'anima del fotografo Daniele Macca. Un'indagine che racconta in un'intimità suadente e silenziosa di paesaggi, luoghi, persone rivelandone un'identità quotidiana originale e talvolta sorprendente. "Motus animi continuus" è un impulso creativo che accompagna e trascina l'artista. Il libro si sviluppa in tre percorsi: Venetia, Effigies e Architectura. "La fotografia", conclude Zannier nella sua prefazione, "non va spiegata, ma guardata a lungo, anche dopo il primo impatto. E guardata in silenzio".