Alle radici dello splendore e del primato raggiunti e a lungo detenuti dalla Serenissima Repubblica di Venezia c'è la singolarità di una città che ha «per pavimento il mare, per tetto il cielo e per pareti le correnti acquee» e che per secoli sarà il trait d'union fra Oriente e Occidente, il crocevia dei traffici commerciali nel Mediterraneo e la regina incontrastata dell'Adriatico e delle coste dell'Egeo fino a Costantinopoli. Molto di questo successo si deve anche all'eccezionalità del suo ordinamento politico - una rara fusione di monarchia, aristocrazia e democrazia - e del suo ruolo culturale, che ne ha fatto un irresistibile polo d'attrazione per architetti, pittori, letterati e compositori, oltre che, a partire dal Cinquecento, la capitale mondiale del libro. Riccardo Calimani ripercorre la straordinaria parabola storico-politica della sua città, dai primi insediamenti in epoca preromana fino alla lenta ma inesorabile decadenza, culminata nella capitolazione del 1797, sotto l'impeto inarrestabile delle armate di Napoleone Bonaparte e delle correnti profonde della modernità: la storia gloriosa, suggestiva, ricca di eventi, personaggi e aneddoti, delle origini e del periodo d'oro di un luogo che, oggi come ieri, continua ad ammaliare il mondo con il fascino incomparabile della sua unicità.