Il libro di Roberto Buonanno racconta la storia dell'Osservatorio Astronomico d'Abruzzo. Vincenzo Cerulli, un giovane studioso teramano nato nel 1859, affronta il percorso della sua formazione scientifica e entra in immediata sintonia con Lorenzo Respighi che dirige l'Osservatorio del Campidoglio. Cerulli capisce subito tre cose: la prima è che l'astronomia moderna richiede strumenti osservativi di primo ordine, la seconda che questi strumenti sono costosi e, infine, che i vari Governi dell'Italia post-unitaria non sono in condizioni di fare investimenti nell'astronomia. L'unica soluzione per Cerulli è quella di costruirsi da sé un vero e proprio Osservatorio. Da qui parte una storia lunga un secolo che permette all'Osservatorio di Collurania di rimanere l'unico riferimento astronomico di tutta la fascia adriatica. Una storia che continua oggi con la nascita dell'Osservatorio d'Abruzzo.