"È di un genere unico: un trattato di sociologia della scienza che usa le singole biografie quali veicoli per delineare la storia delle teorie scientifiche, in particolare negli ambiti della biologia e della psicologia (le cosiddette 'scienze della vita e della mente'). Da un'altra angolazione, definirei questo lavoro un formidabile intreccio di narrazioni, che mette in campo un vasto dispiegamento di temi epistemologici, filosofici, ideologici e politici. Il filo conduttore dell'argomentazione si può schematizzare visualizzando una serie di coppie concettuali antitetiche, in opposizione dialettica e per lo più rispettivamente sovrapponibili: Totalità versus Macchina, olismo versus atomismo, organismo versus meccanismo, Gestalt versus Chaos, Kultur tedesca versus Zivilisation franco-britannica e americana, organicità del Volk germanico (sempre più nazionalistica e incline al razzismo) versus disintegrazione modernista, liberal-democratica, bolscevica e in definitiva "giudaica"." (Luigi Corsi, dalla nota del curatore).