La bellezza della nostra Costituzione si esprime nella corrispondenza tra diritto e storia, tra politica ed etica: è lo specchio dell'Italia e la classe politica dovrebbe essere l'immagine che vi si rispecchia per realizzare un'autentica democrazia. I Padri Costituenti privilegiarono la democrazia delegata a scapito di quella diretta, consentita in pochi casi. I due valori della libertà e dell'eguaglianza, che si richiamano l'uno con l'altro nel pensiero politico e nella storia, sono la colonna e il fondamento della democrazia costituzionale e ben possono esprimersi con "libertà e giustizia". La democrazia per preservarsi dalla degenerazione autoritaria deve evitare che i valori personali scompaiano e che vengano annullate le persone nella massa informe. Il tempo dell'oblio dei valori evidenzia ciò che è nascosto nell'inconscio sociale: è l'ultimo rifugio del nazionalismo e del sovranismo. La democrazia è manipolata e dominata da sistemi digitali non controllati. Dominati dalla tecnologia, non ci accorgiamo che stiamo diminuendo le facoltà cognitive e le riflessioni logiche. L'informazione non viene trasformata in padronanza conoscitiva. Siamo entrati nell'età dell'ignoranza, mentre i poteri economici transnazionali e l'avanzare del globalismo favoriscono l'identità dei più forti, incuranti del bene comune. Prefazione di Giannino Piana.