Il libro ripropone la raccolta di testi, lettere e documenti di Silvio Spaventa, edita la prima volta da Benedetto Croce nel 1898 e la seconda nel 1923. Accolto, al suo apparire, come documento capace di offrire un profilo biografico e intellettuale di ampio respiro su una delle massime personalità del Risorgimento, dopo cent'anni il testo apprestato da Croce conserva ancora i tratti di una viva classicità. Le prime esperienze giornalistiche, la dolorosa vicenda del processo per i fatti del 15 maggio 1848, gli anni della detenzione nel carcere di Santo Stefano si rispecchiano nelle parole di chi ne fu protagonista e s'intrecciano al commento di chi forse meglio lo comprese, in un intenso dialogo a distanza. La presente edizione, corredata da un ricco e aggiornato apparato critico, vi aggiunge in appendice le ultime lettere ritrovate da Croce e pubblicate separatamente nel 1946, restituendo così l'affresco di una pagina decisiva della storia culturale e filosofica italiana.