Tre anni da rider e un riassunto che sgrana come un rosario: mille giorni di lavoro, 46mila chilometri e ben sette incidenti. Senza quasi prender fiato, Enrico ne racconta due, e a sentirlo gira la testa. Ma il suo non è solo un mestiere di gambe, ci sono tempi folli da rispettare ed emozioni da saper gestire. La tecnologia, che pervade ogni spazio tra Enrico e il suo datore di lavoro, permette gradi di controllo nuovi e mai così invasivi. Quanti ordini, in quanto tempo, con quanta efficienza e soddisfazione per il cliente: gli algoritmi - e dietro di loro le aziende del food delivery - elaborano migliaia di dati e finiscono per essere responsabili di decisioni automatiche e importanti per la vita dei fattorini. Un'inchiesta attualissima, quella condotta dalla giornalista Rosita Rijtano, per descrivere tutto ciò che accade prima che il sushi arrivi alla porta di casa. Una questione che non riguarda solo i rider, anzi. Nel nuovo mercato del lavoro la lotta dei ciclofattorini per il riconoscimento di diritti e tutele per un impiego sicuro e dignitoso è un banco di prova decisivo. Da come sarà regolata o non regolata quest'attività dipende il domani di tutti noi.