Riproporre alle stampe "I doveri dell'uomo" di Giuseppe Mazzini a 160 anni dalla prima pubblicazione, per una sua nuova diffusione, può sembrare anacronistico, in realtà è un semplice modo di fare giustizia a un testo importante ma da sempre apprezzato troppo poco e immeritatamente all'interno del panorama culturale nazionale e internazionale e che oggi non si può liquidare affibbiandogli frettolosamente l'etichetta di ottocentesco e quindi superato. Libertà, Eguaglianza, Umanità, Indipendenza, Unità furono le parole d'ordine di Mazzini, furono di assoluta rilevanza e continuano ad esserlo, tra l'altro fonte di ideali da lui perseguiti per tutta la sua esistenza, e che durante e dopo il Risorgimento ebbero molti uomini illustri che vi si ispirarono. Il Dovere doveva essere la regola interiore imprescindibile, e l'educazione permanente e l'idea di Progresso, le forze inesauribili che avrebbero dovuto portare al successo nella pratica politica e al cambiamento culturale, sociale, economico la realtà italiana ed europea. Le opere di Mazzini, ancora oggi, sono ritenute fondamentali per comprendere il Risorgimento italiano.