San Francesco non faceva la guerra dialettica imponendo dottrine, ma comunicava l'amore di Dio. Aveva compreso che «Dio è amore; chi rimane nell'amore rimane in Dio e Dio rimane in lui» (1 Gv 4,16). In questo modo è stato un padre fecondo che ha suscitato il sogno di una società fraterna, perché «solo l'uomo che accetta di avvicinarsi alle altre persone nel loro stesso movimento, non per trattenerle nel proprio, ma per aiutarle a essere maggiormente sé stesse, si fa realmente padre». (Francesco, Fratelli tutti, 4). Parole che ispirano ma che indicano la necessità di una pedagogia che sia illuminata dal carisma della fraternità francescana. Dire Pedagogia francescana significa uscire dagli ambiti strettamente pedagogici per offrire alla Chiesa intera la fraternità come luogo di crescita. Una Chiesa fraterna è capace di annunciare e raccontare, come Francesco d'Assisi, la presenza educatrice di Cristo. Proporre la pedagogia francescana vuole essere un'opportunità che si coglie per far sì che l'umano contemporaneo possa riscoprire la ricchezza contenuta nelle dinamiche della vita fraterna. Prefazione di Francesco Vanotti.